ANDREA MASTROVITO

Bergamo, 1978



 

Opening Sabato 15 Novembre alle ore 18:00

Martedì - Sabato: 10:30-13:00 / 15:00-19:00

GMR, Palazzo Palumbo Fossati, San Marco 2597 Venezia

La Galleria Michela Rizzo è lieta di presentare Quando il cielo finisce, seconda mostra personale di Andrea Mastrovito. L’esposizione inaugura i nuovi spazi di Palazzo Palumbo Fossati a Venezia, segnando un momento di rinnovamento e continuità nella storia della galleria. 

Con questo nuovo progetto, Mastrovito mette in scena un tributo agli artisti storici che hanno contribuito al percorso della Galleria Michela Rizzo, reinterpretandone le opere e intrecciandole con il proprio immaginario visivo. Il punto di partenza si trova nella mostra La diseducazione al reale (2021), che aveva inaugurato la collaborazione con la galleria e posto le basi per una riflessione sul disegno come linguaggio stratificato e dispositivo di riscrittura del reale. 

In Quando il cielo finisce, l’artista sviluppa una narrazione corale in cui incisione, intarsio, pittura, disegno a pastello e frottage si sovrappongono in una trama di immagini, materiali e significati. Il titolo stesso rappresenta un paradosso poetico: il cielo, simbolo dell’infinito, è in realtà un confine fisico, una soglia che separa la nostra percezione dallo spazio. Su questa soglia si muove Mastrovito, costruendo un dialogo tra i maestri del passato e la gioventù del presente, tra l’eredità e la possibilità.

Le opere di Vito Acconci, Hamish Fulton, Lawrence Carroll, Fabio Mauri, Maurizio Pellegrin, Roman Opalka, Nanni Balestrini e Antoni Muntadas emergono come presenze fondative, accomunate da una riflessione sul limite, la resistenza e la perseveranza. Mastrovito le assume come terreno di confronto, generando un nuovo paesaggio iconografico in cui l’infanzia, l’adolescenza e la formazione dell’individuo diventano protagoniste: figure che giocano, combattono, si ribellano e imparano, dando corpo a un immaginario insieme poetico e politico. 

Tra le opere in mostra spiccano La crociata dei bambini, in dialogo con il Muro Occidentale o del Pianto di Fabio Mauri, The Frontline is Everywhere, ispirata a Alcuni di Maurizio Pellegrin, e Non vogliamo niente, dove le figure infantili si muovono tra i collage tipografici di Nanni Balestrini. In queste composizioni, il disegno e l’intarsio si fondono in un gioco di piani iconografici e semantici che dissolve i confini tra i linguaggi. 

Il percorso prosegue con una serie di frottages/collages che reinterpretano immagini di fiori commemorativi, trasformando il lutto in gesto, in dialogo con i lavori di Fulton, Balestrini, Opalka e Carroll. Nell’ultima stanza, alcune piccole lavagne con abaco raccontano scene di guerriglia urbana: figure che si riparano dietro libri, cataloghi e testi storici della galleria – da Vogliamo Tutto di Nanni Balestrini a Ladies and Gentlemen di Antoni Muntadas – in un atto di resistenza e memoria. 

Attraverso questo corpus di opere inedite, Mastrovito costruisce un omaggio alla storia della Galleria Michela Rizzo, ma anche una riflessione sul nostro tempo: un cielo che, pur finendo, lascia intravedere nuove possibilità di visione.

Andrea Mastrovito (Bergamo, 1978), artista, regista e autore di libri, si è formato in Italia e vive tra Bergamo e New York. Il suo percorso si concentra sul disegno alternando il lavoro in studio a interventi installativi e performativi. Ha vinto nel 2007 il New York Prize, nel 2012 il Moroso Prize, nel 2016 il Premio Ermanno Casoli, nel 2019 l’Italian Council e nel 2022 ha vinto il PAC - Piano per l'Arte Contemporanea, assegnato dalla Direzione Generale per la Creatività Contemporanea del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, con Villa Adriana e Villa d'Este, Roma.

 

Tra le personali, Andrea Mastrovito/Romeo Castellucci - Res gestae, curato da Nicolas Martino, Palazzo Braschi, Roma nel 2024, Yo lo vi, Espacio Proa21 - Fundacion Proa, Buenos Aires nel 2022, La Diseducazione al Reale, curata da Alberto Fiz presso la Galleria Michela Rizzo a Venezia, Strange Days a Laznia Center a Danzica, (2021), Io Non Sono Leggenda, a cura di Davide Dall’Ombra, Museo del Novecento e del Contemporaneo di Palazzo Fabroni a Pistoia (2020); Le Monde Est Une Invention sans Futur, Fondation Bullukian e 15a Biennale di Lione e Very Bad Things, a cura di Massimo Mininni, presso La Galleria Nazionale a Roma (2019); Symphony of a Century, Kunsthalle, Osnabruck (2018); Here the Dreamers Sleep, Museo Andersen, Roma (2015); At the End of the Line, GAMEC, Bergamo (2014) e Le Cinque Giornate, Museo del Novecento di Milano (2011). Il suo lavoro da regista comprende i due film NYsferatu - Symphny of a Century (2017) e I Am Not Legend (2020).

 

Tra le ultime personali si segnalano Yo Lo Vi (Proa21, Buenos Aires, 2022); Strange Days (Laznia Center, Danzica, 2021); lo Non Sono Leggenda (Museo di Palazzo Fabroni, Pistoia, 2020); Very Bad Things (Galleria Nazionale d'Arte Moderna, Roma, 2019); Le Monde est Une Invention sans Futur (Fondation Bullukian, Lione, 2019); At the end of the line (GAMeC, Bergamo, 2014). Nel 2017 ha esordito come regista con il lungometraggio animato NYsferatu - Symphony of a Century, seguito dal sequel, I Am Not Legend, nel 2020.Nel 2021 ha fondato a Bergamo The Drawing Hall, di cui è direttore artistico.

 

Nel 2023 ha partecipato a vari eventi di prestigio. In particolare, ha esposto le sue opere a L'arte è WOW!, curata da Marco Bazzini e Diva Moriani presso la Triennale di Milano, e a May Be Closer (II) alla Wilde Gallery di Basilea. Ma anche in mostre come Io Sono Confine/I Am Border, curata da Pierre Dupont e Anna Daneri a Palazzo Grillo a Genova, e Artificialia et Mirabilia, curata da Andrea Bruciati a Villa d'Este a Tivoli. La portata artistica di Mastrovito si è estesa a piattaforme internazionali con Annotazioni Video, curata da Stefano Romano presso l'Istituto Italiano di Cultura a Tirana, e la partecipazione al Bram Stoker Festival a Dublino. La sua arte ha inoltre decorato le pareti di Palazzo Lucarini a Trevi nell'esposizione U.N.A.

 

Nel 2024 sono state inaugurate, fra altre, due importanti esposizioni permanenti Mt 25,40 al Santuario di Nostra Signora della Guardia a Tortona (AL) e Tristes presentimientos de lo que ha de acontecer, alla GAMeC di Bergamo.
Il suo lavoro è stato incluso in numerose istituzioni in Europa e Stati Uniti, tra cui Museum of Art and Design, New York; MAXXI Museo delle Arti del XXI secolo, Roma; Palazzo delle Esposizioni, Roma; Manchester Art Gallery, Manchester; B.P.S. 22, Charleroi; Museum of Contemporary Design and Applied Arts, Lausanne; MUDAM, Lussemburgo; Belvedere 21, Vienna; Magazzino Italian Art, Cold Spring NY.